ACQUA E TERRA – Russia

21 02 2009

La Russia è il silenzio, lo sciabordare dell’acqua dei suoi fiumi lenti lungo le pianure,

i tronchi argentati delle betulle in fila che salutano
il passaggio delle chiatte lunghissime a fior d’acqua

e i pescatori che stanno su isolotti di canne ad aspettare pensierosi.

 

 


Russia dalle mille cupole come ricetrasmittenti celesti
che parlano con i serafini e ardono del loro fuoco.

I tuoi colori di folle bellezza che risplendono nell’oro
o in mezzo alle rovine di muri scrostati
a rappresentare per un momento un altro mondo,
il solo mondo che conti.

 

Il silenzio dei muri delle tue chiese
che raccontano per sempre le storie infinite dei tuoi santi,
con ritmo lento e incessante,
per chi vorrà ascoltare, per chi vorrà vedere.

Ogni colore è un’emozione,
ogni vibrazione una musica,
ogni linea una strada e una melodia.

 

 

Mille sguardi ci accompagnano nella strada della vita
e non ci abbandoneranno mai, saranno con noi per sempre.

 

 
I tuoi preti hanno voci profonde e cantano per ore intere,
mentre noi ci inchiniamo, segnandoci con la croce
così dobbiamo ricordare di chi siamo e dove andiamo:

non c’è via senza questa via.
Possiamo solo adorare
o uscire per sempre da qui:
la fede è imperiosa.

Possiamo solo abbandonarci alla mano di Dio
o fuggire dalla sua vista,
non c’è via di mezzo.

Innamorarci della sua antica Trinità
dai giovani angeli di sovrumana bellezza.
Cercare con Sergey il drago che è dentro di noi
e armati di ferro sconfiggerlo e amarlo.

Se il Cielo è bello come un’opera di Rubliev
lasciatemelo sognare nel silenzio profondo
per tutti i giorni della mia vita.


C’è silenzio e silenzio.

C’è il vuoto del nostro horror vacui.
L’assenza di suono delle nostre giornate
quando ci sembra che l’anima
venga risucchiata dal nulla e sprofondi
nell’inferno delle nostre angosce quotidiane
e nei pensieri che irrompono veloci
e sempre uguali.


E c’è il silenzio di quelle pianure,
delle anse dei fiumi lunghe
e flessibili come le canne sulle rive,
come i gigli d’acqua dal pallido colore di vaniglia
allora lo senti intenso e forte il silenzio della nostra anima
che non soffre di meno,

ma che sa di esistere e di amare la vita,
sente la densa dolcezza e il fitto dolore dell’essere
e sa che è quello per cui siamo fatti

 

 

 

la forza di una mano che scende dall’alto
e che ci accarezza i capelli come ad un figlio.

La Russia è una canzone triste e struggente
come il vento di Tarkovskij
che arriva a folate dal passato
ci attraversa riempiendoci del suo volo
portandosi via qualcosa di noi.

 

 

 

Ma dopo non siamo più gli stessi, dopo sappiamo.

Conosciamo come la Madre della Tenerezza
quando cerca la guancia del Figlio,
perché tutto è già compiuto

e il tempo sarà, è, è stato in quest’ordine.



Un Dio creatore eterno dai grandi occhi che ti segue

e ti accarezza mentre piangi, ti sostiene mentre sanguini

e ti ascolta compiaciuto mentre ridi e preghi e canti,

finché avrai voce, la tua canzone triste sul fiume.

 

 

 


Grazie Russia, in te ho visto

e tu mi hai dato gli occhi e la voce,

il sorriso, il pianto, e lo sguardo di Dio.


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2 responses to “ACQUA E TERRA – Russia”

25 03 2009
monacozen (15:55:50) :

che bello.. questo post.

(gironzolo, stupito, da tante co-incidenze, da tanti contatti.. comuni.

E’ infrequente.

Come nei caleidoscopi, ne uscirà tutt’altra… figura.

Sappiamo immaginare.

Anche se non sappiamo, nè ha importanza, quale.

Stupisce nella stessa, non infinita, lista, un ripetersi -nel disordine- di nomi.

Muove stupore e sorriso.

Bello, questo post.

(di molti -dei tag-nomi- non vi è rispondenza da me perchè non li ho postati, me ne sono dimenticato, ho seguito altri rivi.

ma è stato affatto casuale.

La mancanza, non la risonanza).

Grazie delle felici impressioni

25 03 2009
rossanec (21:42:31) :

Sono contenta che ti piaccia, viaggiare è una delle cose che amo di più.

Per i tag hai ragione… Il fatto è che non ho mai la pazienza di cercarli nell’elenco e li scrivo sempre daccapo, ecco svelata l’origine del disordine!

E’ vero che ci sono delle coincidenze nella scelta degli argomenti nei nostri blog.

Tu sei più criptico e questo per me è divertente, perché mi spinge a ragionare ed immaginare

Ciao e grazie