FINO ALLA FINE – LA CORTE DEI MIRACOLI – by The Gang

17 03 2009
Vi faccio ascoltare un gruppo che non conoscevo e che è stata veramente una piacevole scoperta a livello di testi e di musica, come potrete sentire voi stessi.
Si tratta di "The Gang" ovvero i due fratelli marchigiani Sandro e Marino Severini dalla provincia di Ancona, più un terzo, Andrea Mei (per cinque dischi).
Suonano una specie di country-rock che mi piace molto accompagnato da testi forti, a volte politicamente impegnati fino alla retorica, ma con i tempi che corrono va benissimo così!


Così si va fino alla fine
fin dove il cielo
cade a terra sul confine
così si va su queste strade
fin quando avremo un po’ di vento
nelle vene
fino alla fine fino alla fine
faremo il nostro tempo
fino alla fine si va
fino alla fine semineremo vento
fino alla fine
così si va dentro la notte
prima che il gallo canti
lasceremoqueste rovine
così si va fino alla fine
e tireremo fiato solo dopo
oltre il fiume
fino alla fine
faremo il nostro tempo
fino alla fine
si va
fino alla fine semineremo vento
fino alla fine
con un’ombra lunga
che ci insegue
dentro il rosso del tramonto
fino all’ultima fermata
stiamo andando
fino in fondo
fino alla fine
faremo il nostro tempo
fino alla fine
si va
fino alla fine semineremo vento
fino alla fine…



Era fame era sete
erano giorni di carestia
era la corte dei miracoli
era l’inverno e la malattia
era ordine e pulizia
era il tempio il supermercato
erano fantasmi che tornavano
era il futuro surgelato.
Era ancora l’assalto al treno
era l’imbroglio e la rovina
era la ruota della fortuna
era tutto come prima.
Erano in pochi erano in tanti
era la vecchia dinastia
era piccola e feroce
era la nuova borghesia.
Era una sporca camicia nera
mandata in lavanderia
era l’uomo dei miracoli
era di nuovo la nostalgia
Era il telepredicatore
era il servo e la catena
era l’inizio era la fine
era il rogo era la pena.
Era Arcore l’epidemia
era l’idiota l’ideologia
era vino che diventa aceto
era ancora piazzale Loreto
Erano in pochi erano in tanti
era la vecchia dinastia
era piccola e feroce
era la nuova borghesia.
Con Dio dall’altra parte
era un soldato mandato lontano
erano le borse dei mercati
era la notte
che scendeva piano
Era il feudo e il federale
era Pontida la capitale
era il girone dei barattieri
era la ciurma da tribunale
Era il vuoto e la vertigine
era il trionfo del carnevale
era l’ingorgo dei canali
la TV era la cattedrale.
Erano in pochi erano in tanti
era la vecchia dinastia
era piccola e feroce
era la nuova borghesia
che il vento tristo
che il vento tristo
che il vento tristo
se la porti via…


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2 responses to “FINO ALLA FINE – LA CORTE DEI MIRACOLI – by The Gang”

18 03 2009
Primaticcio (10:22:22) :

Ah, ma allora non si ascolta solo musica barocca in questo blog! ;-p!

Anche perché i Gang un’eccezione la meritano proprio… E qui un po’ mi viene una nostalgica lacrimuccia per la loro discografia che s’intreccia con ricordi personali (a cominciare dai loro primi tre vinili, cantati in inglese e suonati quasi imitando i Clash, comprati quando avevo sedici anni…).

Sono d’accordo con te che – specialmente quando parlano… – sconfinino talvolta nella retorica. Giusto però per non perdere la tradizione di divergenze sui gusti musicali, ecco che queste due sono le canzoni dei Gang che mi piacciono meno… 🙂

Ciao.

18 03 2009
rossanec (15:04:12) :

Dai, se io e te fossimo stati d’accordo su tutto rischiavamo la terza guerra mondiale… qualcosa che non incontrava il tuo apprezzamento ci doveva pur essere 🙂

Postala tu una loro canzone tra le tue preferite… la sentirò molto volentieri!

Ciao!!