SIA LODE, LODE ALL’INVIOLATO
26 12 20089 Novembre 2008
"Non capisco perché, in ambito culturale, la condizione di ‘maudit’, maledetto, è considerata scontata, normale e universalmente accettata. Se viceversa un artista concentra la sua attenzione sull’esatto opposto, cioè il misticismo, lo studio dei valori dell’esistenza, il problema del divino, viene invece considerato un eccentrico o un originale e a volte perfino un matto". (Franco Battiato)
http://www.youtube.com/watch?v=pYXEBjlHAws
Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un’invisibile carezza
di un custode.
Degna é la vita di colui che é sveglio
ma ancor di più di chi diventa saggio
e alla Sua gioia poi si ricongiunge
sia Lode, Lode all’Inviolato.
E quanti personaggi inutili ho indossato
io e la mia persona quanti ne ha subiti
arido é l’inferno
sterile la sua via.
Quanti miracoli, disegni e ispirazioni…
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c’é il perché della Sua Assenza
le nuvole non possono annientare il Sole
e lo sapeva bene Paganini
che il diavolo é mancino e subdolo
e suona il violino.
Mah, forse il binomio artista-“maudit” (cugino dell’altro accostamento genio-sregolatezza) è così popolare perché c’è chi pensa che basti fare un po’ l’eccentrico per essere automaticamente un artista.
«Vi bastano due bicchiere di birra per dire che fate i decadenti. La decadenza… Semianalfabeti!» diceva la madre di Apicella/Moretti in “Ecce bombo”.
Saluti