TUTTO L’UNIVERSO OBBEDISCE ALL’AMORE

26 12 2008

15 Dicembre 2008

Stavo cercando su youtube una versione di questa bella canzone di Battiato e alla fine ho trovato un montaggio abbinato alle immagini del film "Orgoglio e pregiudizio"… Lo confesso: non ho resistito! Per una volta lasciatemi essere sfacciatamente romantica!
Anche se, come sempre, l’autore va ben oltre i sentimenti…

http://www.youtube.com/watch?v=hwnqgEk0j0I

 

Avara la vita in due fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata, consistenti o no,
bisogna muoversi come ospiti pieni di premure,
con delicata attenzione per non disturbare..
Ed è in certi sguardi che si vede l’infinito

Stridono le auto come bisonti infuriati
le strade sono praterie, accanto a grattacieli assonnati
come possiamo tenere nascosta la nostra intesa
ed è in certi sguardi che si intravvede l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore,
come puoi tenere nascosto un amore,
ed è così che ci trattiene,
nelle sue catene,
tutto l’universo obbedisce all’amore…

Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa
ed è in certi sguardi che si nasconde l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore,
come puoi tenere nascosto un amore,
ed è così che ci trattiene,
nelle sue catene,
tutto l’universo obbedisce all’amore…
…obbedisce all’amore..
.



SIA LODE, LODE ALL’INVIOLATO

26 12 2008

9 Novembre 2008

"Non capisco perché, in ambito culturale, la condizione di ‘maudit’, maledetto, è considerata scontata, normale e universalmente accettata. Se viceversa un artista concentra la sua attenzione sull’esatto opposto, cioè il misticismo, lo studio dei valori dell’esistenza, il problema del divino, viene invece considerato un eccentrico o un originale e a volte perfino un matto".  (Franco Battiato)

http://www.youtube.com/watch?v=pYXEBjlHAws

Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un’invisibile carezza
di un custode.

Degna é la vita di colui che é sveglio
ma ancor di più di chi diventa saggio
e alla Sua gioia poi si ricongiunge
sia Lode, Lode all’Inviolato.

E quanti personaggi inutili ho indossato
io e la mia persona quanti ne ha subiti
arido é l’inferno
sterile la sua via.

Quanti miracoli, disegni e ispirazioni…
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c’é il perché della Sua Assenza
le nuvole non possono annientare il Sole
e lo sapeva bene Paganini
che il diavolo é mancino e subdolo
e suona il violino.



PERCHE’ NON V’ERA NOTTE ALLORA…

26 12 2008

11 Ottobre 2008

Torno a cantare il bene e gli splendori
dei sempre più lontani tempi d’oro
quando noi vivevamo in attenzione
perché non c’era posto per il sonno
perché non v’era notte allora.
Beati nel dominio della preesistenza
fedeli al regno che era nei Cieli
prima della caduta sulla Terra
prima della rivolta nel dolore.
Tu volavi lieve
sui giardini della preeternità
poi ti allungavi
sopra i gelsomini.
Ho visto dei cavalli in mezzo all’erba
seduti come lo sono spesso i cani
e senza tregua vedo buio intorno
voglio di nuovo gioia nel mio cuore
un tempo in alto e pieno di allegria.

 http://www.youtube.com/watch?v=EF3Cs5lq6HU



PERCHE’ NON V’ERA NOTTE ALLORA…

26 12 2008

11 Ottobre 2008

Torno a cantare il bene e gli splendori
dei sempre più lontani tempi d’oro
quando noi vivevamo in attenzione
perché non c’era posto per il sonno
perché non v’era notte allora.
Beati nel dominio della preesistenza
fedeli al regno che era nei Cieli
prima della caduta sulla Terra
prima della rivolta nel dolore.
Tu volavi lieve
sui giardini della preeternità
poi ti allungavi
sopra i gelsomini.
Ho visto dei cavalli in mezzo all’erba
seduti come lo sono spesso i cani
e senza tregua vedo buio intorno
voglio di nuovo gioia nel mio cuore
un tempo in alto e pieno di allegria.

 http://www.youtube.com/watch?v=EF3Cs5lq6HU



SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE?

26 12 2008

2 Novembre 2008

31 Agosto 2009

Caspar David Friedrich Das_eismeer

Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Vigilo, nel sonno vigilo.
Sentinella, che vedi?
Una catastrofe psicocosmica
contro le mura del tempo.
Durante la grande guerra nel Gennaio del 1915,
un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti
imprigionando per sempre la nave dell’audace capitano Shakleton.
Su un piccolo battello, con due soli compagni,
navigò fino a raggiungere la Georgia Australe;
mentre i 22 superstiti dell’isola Elefante
sopportavano un tremendo inverno.
Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Vigilo, nel sonno vigilo.
Sentinella, che vedi?
(Alla deriva, alla deriva, verso nord, nord-ovest.
Profondità 370 metri 72° di latitudine est).
Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani,
per sopravvivere.
Ma il 30 Agosto 1916, il leggendario capitano,
compariva a salvarli con un’altra nave.

"Una catastrofe psicocosmica mi sbatte contro le mura del tempo" e la mia sentinella non vede nulla. Solo ghiaccio, anche se questo aggiornamento è scritto in uno scampolo di fine estate. Un mese terribile, da incubo, che mi ha aperto gli occhi su persone e situazioni in modo totale e violento, anche se avrei preferito tenerli chiusi e continuare a sognare. Invece sono qui prigioniera del gelo antartico ancora una volta, e si attende un tremendo inverno. 
L’inverno non può durare per sempre, ma anch’io forse sarò costretta ad uccidere i miei cani per sopravvivere. I miei compagni di viaggio più fedeli, i punti di riferimento della mia vita sono diventati delle zavorre inutili e pesanti, che impediscono di vedere la realtà. Come la mia libreria crollata qualche mese fa… era un segno che le verità non si trovano nei libri e che tutto ciò che sapevo o credevo di sapere, mi avrebbe schiacciato. 
E’ troppo doloroso per me essere sola e continuare a vagheggiare la bellezza, l’arte, la poesia e doverle anche insegnare quando non c’è nulla di tutto questo intorno, solo ghiaccio. Si creano sogni, sempre sogni, che cadono alla prima prova dei fatti. Non si distingue più la realtà dalle chimere della propria mente, dalle storie che mi faccio raccontare, come nella vita, forse perché rappresentano l’ultima spiaggia per uscire dalla mia solitudine.
Non c’è nulla di vero nelle opere dei poeti e degli artisti, sono solo un modo per addomesticare la verità.
Oggi, infatti, è il 31 agosto e il capitano Shakleton non si è ancora visto…