VIDE COR MEUM – L’amorosa passione di Dante

28 01 2009

Questa sera  vi dedico una canzone di Patrick Cassidy ancora ispirata a Dante, in veste di giovane poeta acceso dall’amorosa passione. In particolare fa riferimento al sonetto "A ciascun’alma presa" nel capitolo III della Vita Nuova, quando egli vede in sogno Amore che porge il suo cuore a Beatrice perché se ne cibi…

Le voci: Danielle de Niese e Bruno Lazzaretti.
Esecuzione: Lyndhurst Orchestra, diretta da Gavin Greenaway.

Coro: E pensando di lei
Mi sopragiunse uno soave sonno

Ego dominus tuus
Vide cor tuum
E d’esto core ardendo
Cor tuum
(Coro: Lei paventosa)
Umilmente pascea.
Appreso gir lo ne vedea piangendo.

La letizia si convertia
In amarissimo pianto

Io sono in pace
Cor meum
Io sono in pace
Vide cor meum

"E pensando di lei, mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale m’apparve una maravigliosa visione: che me parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea una figura d’uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse; e pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era; e ne le sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea se non poche; tra le quali intendea queste: «Ego dominus tuus». Ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggermente; la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi ch’era la donna de la salute, la quale m’avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. E ne l’una de le mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami che mi dicesse queste parole:«Vide cor tuum». E quando elli era stato alquanto, pareami che disvegliasse questa che dormia; e tanto si sforzava per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea, la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto; e così piangendo, si ricogliea questa donna ne le sue braccia, e con essa mi parea che si ne gisse verso lo cielo; onde io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato…

E cominciai allora questo sonetto:

A ciascun’alma presa e gentil core
nel cui cospetto ven lo dir presente,
in ciò che mi rescriva in su’ parvente,
salute in lor segnor, ciò è Amore.

Già eran quasi che atterzate l’ore
del tempo che onne stella n’è lucente,
quando m’apparve Amor subitamente,
cui essenza membrar mi dà orrore.

Allegro mi sembrava Amor tenendo
meo core in mano, e ne le bracci’ avea
madonna, involta ’n un drappo dormendo;

poi la svegliava, d’esto core ardendo
lei paventosa umilmente pascea:
appresso gir lo ne vedea piangendo."

 (Vita Nuova III)

 

 


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2 responses to “VIDE COR MEUM – L’amorosa passione di Dante”

4 02 2009
gfrosso (17:56:13) :

Due giorni fa sono stato a visitare la chiesetta nel centro della mia città, Firenze, dove è sepolta Beatrice. Vedendo e ascoltando “Vider Cor Meum”L’amorasa passione di Dante,

Ho avuto un’emozione ancora più forte di quel giorno. Devi sapere che non è tenuta molto bene, da un punto di vista estetico, ci sono “cose” che non centrano niente con la storia della chiesa. Ma malgrado questo, l’emozione che ho provato è stato per le centinaia di lettere d’amore accanto alla tomba di Beatrice.

Questa cosa mi ha fatto veramente felice.

Gabriele

4 02 2009
rossanec (21:15:58) :

Sai che non sono mai stata alla sua tomba? Credo che mi commuoverei, io sento molto le vibrazioni dei luoghi e delle persone, quindi sarei sicuramente emozionata… Hai visto che bella musica? E poi chi ha scritto il testo conosce molto bene Dante perché è pieno di riferimenti simbolici, tipo il gioco dello scambio “vide cor tuum” “vide cor meum” come se Beatrice lo dicesse a Dante o lui a lei… E poi si allude alla parte finale della Vita Nuova, quando Dante dice di aver visto Beatrice in Paradiso… Insomma, come si fa a non sognare?