IN DEDICATIONE BASILICÆ LATERANENSIS

26 12 2008
10 Novembre 2008
San Giovanni in Laterano abside
Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Un’inutile voce che grida? Cosa avete visto, una casupola?

Ieri era la celebrazione della fondazione della basilica di San Giovanni in Laterano, la più antica non solo di Roma, ma di tutto l’Occidente, fondata sul ricordo del sacrificio dei primi cristiani per la fede. Non siete andati a vedere una canna sbattuta dal vento, ma il tempio vivo di Dio, fondato sulla roccia, la roccia della memoria, del sangue e del coraggio, nonostante la tempesta, perché la tempesta c’è sempre, ma non c’è solo quella. La creazione è immagine dell’intelligenza divina e l’uomo è chiamato a concorrere a quella creazione oppure le sue migliori risorse periranno con lui. Nel seguire la creazione di Dio diveniamo liberi, ma essa esiste già in noi, ognuno di noi è tempio e pietra viva. Ognuno di noi con la sua varietà e perfino con il sue imperfezioni forma la grande opera.
«Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire

sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.

Si legge infatti nella Scrittura:

Ecco io pongo in Sion

una pietra angolare, scelta, preziosa

e chi crede in essa non resterà confuso

Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli

la pietra che i costruttori hanno scartato

è divenuta la pietra angolare,

sasso d’inciampo e pietra di scandalo.» (dalla I lettera di San Pietro)

‘Oculi omnium in te sperant Domine’ –
"Fiat pax in virtute tua et abundantia in turribus tuis" -:

http://www.youtube.com/watch?v=lGdtll3KAqw

Petite, et dabitur vobis; quaerite et invenietis; pulsate, et aperietur vobis. (Matt. 7.7)


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