UN AUGURIO SPECIALE

1 01 2009

Il Duomo di Brescia con la neve 1-1-2009

 

Brescia questa mattina con la neve. In primo piano vedete il Duomo Vecchio una delle più antiche e suggestive costruzioni romaniche della città, pressoché unica in Italia, essendo a pianta centrale e a due piani. Probabilmente fu costruita così per la sua funzione di martyrium cioè una chiesa-santuario per la conservazione delle reliquie.
Essa conserva, infatti, la preziosa reliquia della Santa Croce che, con la sua stauroteca bizantina, fu portata a Brescia, secondo la tradizione, dal duca Namo di Baviera all’epoca di Carlo Magno. 
Si tratta di un frammento del legno della croce di Cristo rinvenuta da sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino in Terrasanta. Molto probabilmente tale reliquia, essendo legata a Costantino il Grande, era messa in relazione anche con la sacralità del potere imperiale, con l’ideale trascendente della giustizia e della pace.
Non so perché vi sto raccontando questa storia, forse perché qui è passata la devozione di tutta la città fin dai tempi più antichi – dal momento che la Santa Croce nel Medioevo era issata anche sul Carroccio di Brescia – e perché mi ricorda la Terrasanta e quello che sta succedendo là proprio in questi giorni. 
All’ingresso di questa chiesa c’è la famosa tomba monumentale del vescovo Berardo Maggi che viene ricordato dai rilievi scolpiti nel XIII secolo per aver riportato la pace nella città tra le famiglie delle fazioni in lotta tra Guelfi e Ghibellini.
Coloro che governano dovrebbero pensare di meritare una scultura come questa sulla loro tomba: dove gli uomini si scambiano "le paci".
Qui nei giorni festivi vado a cantare la messa in latino in gregoriano, e a volte sento sul serio le voci della fede dei padri arrivare fino a me, nella luce della storia. Questo tempio ha un’anima e così possa essere per noi: la nostra storia possa diventare un tempio interiore della nostra vita.

Questo è il mio augurio e non solo per quest’anno.

 

 



CONCERTO DI FINE ANNO – Carl Orff – Carmina Burana

26 12 2008

20 Dicembre 2008

Bellissimo concerto ieri, venerdì 19 dicembre, al Teatro Grande con i Carmina Burana

Carl Orff – Carmina Burana

 Dies, nox et omnia
michi sunt contraria;
virginum colloquia
me fay planszer,
oy suvenz suspirer,
plu me fay temer.
O sodales, ludite,
vos qui scitis dicite
michi mesto parcite,
grand ey dolur
attamen consulite
per voster honur.
Tua pulchra facies
me fey planszer milies,
pectus habet glacies.
A remender
statim vivus fierem
per un baser.



NOTTE AL MONTE SACRO DELL’ARCANGELO – Viaggiando in Normandia

26 12 2008

18 Agosto 2008

Mont Saint Michael Chiostro

O uomini delle terre del Nord ascoltate: c’è un luogo sulla rocca di granito rosa tra acqua, terra e cielo, dove arde il fuoco del Paradiso sulla guglia più alta, e intorno maree come torrenti in piena e alghe e sabbie brune e grigie, rosa di madreperle, insidiose come sirene.

Abbazia di Mont Saint Michael - Interno

Là io sono giunto un giorno d’estate per intonare lodi all’Onnipotente e far risuonare le antiche mura del loro canto perpetuo. La notte ha accarezzato i miei passi, la luce era dentro di me, il vento dell’oceano e la strada scavata dai secoli, verso lo scoglio di granito rosa…

Mont Saint Michael - Le sabbie mobili intorno all

Dove Aroldo e i suoi prodi furono inghiottiti dalla palude, dove furono imprigionati dalle sabbie bellissime come meretrici che divorano ogni vivente, chiunque vorrà giungere abbandoni il ricco mantello, le armi della strage, e venga a piedi con la forza sola del suo corpo e della sua anima. Senza cavallo, come il pellegrino che leggero arriva alla meta dopo tanto patire.

Abbazia di Mont Saint Michael - Guglia centrale

Allora l’arcangelo dalla spada fiammeggiante peserà la sua anima e la troverà lieve come piuma: da sola salirà in alto là nei cieli cristallini, dove gli spiriti alati ruotano le sempiterne sfere.
La via è segnata, il cammino è a metà. Sto tornando da Te, cantando, anche nella notte.

Mont Saint Michael