Il destino dell’Italia da “Gomorra” al “Divo”
26 12 200814 Luglio 2008
Già quando avevo visto questi due film, praticamente uno dietro l’altro, ero rimasta sconvolta, perché descrivono chiaramente la situazione drammatica del nostro Paese, che non trova scampo né dal basso né tantomento dall’alto. E noi, ci troviamo in mezzo a lottare tutti i giorni per una normalità e una semplice giustizia che appaiono sempre più lontane e irraggiungibili, dal momento che chi è preposto al rispetto della legge non fa che violarla e chi, a sua volta, si esprime votando, non fa che emulare i pessimi esempi mediatici ed istituzionali che ci vengono mostrati quotidianamente.
Oggi il susseguirsi degli avvenimenti di questi ultimi giorni mi ha fatto ripensare alle mie considerazioni senza speranza di qualche tempo fa. Ormai chi segue la legge è considerato un utopico giustizialista e quindi meglio imitare corruttori e corrotti, evasori delle tasse e, in generale, tutti coloro che cercano scorciatoie per ammassare denaro facile e per esercitare indebitamente il proprio potere.
Così tra Scampia che ormai ci appare una sorta di isola dei pirati senza nulla di pittoresco e nella quale vige solo la legge del taglione, esercitata dal più forte e alla quale nessuno osa ribellarsi, e le stanze del potere andreottiano e non, quello che colpisce è sempre l’indifferenza al destino del nostro popolo e l’assoluto disprezzo del bene comune.
Sei nato e morto qua. E basta: la verità, anche solo mezza, te la sogni…
Categories : cinema, Senza categoria